Una curiosa leggenda narra le vicende di San Sivino, il Santo del gioco d'azzardo.
A Moniga del Garda, a poca distanza dal lago, nei pressi dell'omonima punta, esiste la chiesetta di San Sivino, una piccola chiesetta di campagna, nota però perchè qui, nel medioevo, in occasione della fiera dedicata a questo santo, era permesso il gioco d'azzardo per il resto dell'anno vietato.
Sulla pietra sul davanti della chiesetta di San Sivino sono impresse delle impronte, che qualcuno vuole siano della mano di un mugnaio e del piede del Diavolo, a suggello del loro patto.
La leggenda del Santo dei giocatori, infatti narra che un mugnaio, disperato perchè gli affari non andavano bene, facesse un patto col Diavolo, il quale accettò di aiutarlo in cambio della sua anima. Da quel momento gli affari prosperarono per il mugnaio, ma egli, giunto vicino alla morte, si pentì del patto e chiese aiuto a San Sivino. Il Diavolo fu costretto a rinunciare all'anima, ma trasformò tutti i denari del mugnaio in crusca. Fra le impronte venne incisa una croce.